Riassumiamo i più usati metodi di frenatura:
Frenatura meccanica. Viene applicata una coppia resistente
per attrito (ovviamente dopo avere distaccato il motore dalla
alimentazione). L'energia cinetica delle masse rotanti viene dissipata
nel dispositivo frenante esterno al motore (che quindi non viene
sollecitato termicamente). Viene usata su motori chiamati trifasi
autofrenanti, impiegati per il comando di macchine operatrici
e particolarmente di macchine utensili.
Frenatura controcorrente. E' già stata discussa,
si osserva che appena effettuata l'inversione lo scorrimento assume
un valore pari quasi a 2 , per cui negli avvolgimenti rotorici
diventano molto alte sia le frequenze che le f.e.m. indotte. Per
limitare l'intensità delle correnti rotoriche (e quindi
di quelle statoriche) è necessario, all'atto dell'inversione,
inserire delle resistenze rotoriche (se il motore è ad
anelli) oppure abbassare la tensione di alimentazione. Tale tipo
di frenatura risulta piuttosto energico.
Frenatura per iniezione di corrente continua. Il circuito
di statore, dopo essere stato distaccato dalla linea di alimentazione
trifase, viene alimentato mediante corrente continua la quale
genera entro il motore un campo magnetico fisso, costante. Gli
avvolgimenti rotorici, tagliando tale campo costante, diventano
sede di f.e.m. , e quindi di correnti, alternate che, interagendo
col campo costante producono una coppia frenante. Tutta l'energia
cinetica sottratta alle masse rotanti viene trasformata in calore
per effetto Joule negli avvolgimenti rotorici. L'azione frenante
può essere variata variando l'intensità della corrente
continua iniettata, il momento frenante inizia dolcemente per
poi aumentare ed annullarsi all'arresto del motore. Questo tipo
di frenatura viene normalmente realizzato negli azionamenti con
Inverter.
Frenatura dinamica. E' particolarmente adatta per i motori
azionati tramite Inverter. Si realizza riducendo la frequenza
di alimentazione (e quindi la velocità del campo rotante),
dando così luogo ad uno scorrimento negativo. La macchina
asincrona si trova a funzionare come generatore e, quindi, ad
erogare potenza elettrica sottraendola all'energia cinetica di
rotazione. Tale potenza elettrica può essere dissipata
su di una resistenza di frenatura esterna al motore, collegata
immediatamente a monte dell'Inverter. Se poi il raddrizzatore
d'ingresso è del tipo bidirezionale, l'energia elettrica
generata durante la frenatura può essere riversata in rete
(e non dissipata in una resistenza) dando così luogo alla
frenatura dinamica con recupero d'energia.
Frenatura per commutazione di poli. Si attua nei motori a poli commutabili quando avviene la commutazione su di una velocità inferiore. Accade che lo scorrimento diventa negativo e, quindi, la macchina si trova a funzionare come generatore così che la coppia elettromagnetica esercita un'azione frenante.
Macchine asincrone
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