Si immagini di avere un motore costruito per funzionare alla tensione
V ed alla frequenza f = 50 [Hz]. Ci si chiede
come si modificheranno le grandezze più caratteristiche
se, mantenendo costante la tensione, si porta la frequenza a
f* = 60 [Hz].
Campo rotante:
la velocità del campo rotante:
risulta essere direttamente proporzionale alla frequenza di alimentazione:
Flusso per polo:
il flusso, e quindi l'induzione nella macchina, risulta essere inversamente proporzionale alla frequenza di alimentazione. Questo fatto è facilmente dimostrabile ricordando l'espressione della forza elettromotrice (e quindi della tensione applicata a meno delle cadute di tensione nell'avvolgimento statorico):
Si avrà quindi:
Perdite nel ferro:
quelle per correnti parassite non variano in quanto esse dipendono
dal quadrato sia dell'induzione che della frequenza e tali grandezze
variano in misura inversamente proporzionale tra di loro. Quelle
per isteresi diminuiscono all'aumentare della frequenza perché
dipendono linearmente dalla frequenza e secondo un esponente maggiore
di uno ( o 1,6 o 2 a secondo che sia BM
< 1 [Wb / m2] o BM ³
1 [Wb / m2] ) dall'induzione. In definitiva le
perdite nel ferro diminuiscono leggermente all'aumentare della
frequenza.
Corrente assorbita a vuoto e parametri trasversali:
considerando la piccola diminuzione delle perdite nel ferro conseguentemente all'aumento della frequenza, è lecito ritenere pressoché costante la componente attiva della corrente assorbita a vuoto. Questo significa considerare il parametro trasversale Ro del circuito equivalente invariato nel funzionamento a 50 e 60 [Hz]. Per quanto riguarda la componente magnetizzante della corrente assorbita a vuoto, si dovrà tenere conto del fatto che il flusso per polo varia con legge inversamente proporzionale con la frequenza e quindi anche la corrente magnetizzante seguirà la medesima variazione. Questo significa considerare il parametro trasversale Xm del circuito equivalente direttamente proporzionale alla frequenza:
Resistenza equivalente:
tale parametro, considerando che tiene conto soprattutto delle
perdite ohmiche (ed in parte, molto minore, delle perdite addizionali)
negli avvolgimenti, non varia con la frequenza e quindi ha lo
stesso valore Re' sia a 50 che 60 [Hz].
Per quanto riguarda le perdite addizionali, che comunque
sono una piccola frazione di quelle ohmiche, si ha che esse sono
proporzionali al quadrato della frequenza.
Reattanza equivalente:
tale parametro del circuito equivalente, che tiene conto degli effetti autoinduttivi e dell'impegno di potenza reattiva causato dalle dispersioni di flusso, varia proporzionalmente con la frequenza essendo notoriamente la reattanza proporzionale alla frequenza (a parità di coefficiente d'autoinduzione):
Diagramma circolare:
legenda: O , O* origini del sistema di assi coordinati a 50 e 60 [Hz];
O__A corrente assorbita a vuoto a 50 [Hz];
O*__A corrente assorbita a vuoto a 60 [Hz];
C , C* punti di funzionamento in cortocircuito a 50 e 60 [Hz];
D , D* punti a scorrimento infinito a 50 e 60 [Hz];
A__C , A__C* rette potenze rese a 50 e 60 [Hz];
A__D , A__D* rette coppie a 50 e 60
[Hz];
Da quanto premesso, risulta facile disegnare il diagramma circolare
relativo al funzionamento a 60 [Hz] se è noto quello
relativo a 50 [Hz]. I due diagrammi conviene che siano
tracciati mantenendo in comune il punto A di funzionamento
a vuoto. Ne consegue che i punti O ed O* relativi
all'origine dei vettori rappresentanti le correnti assorbite saranno
distinti essendo la componente magnetizzante della corrente assorbita
a vuoto dal motore a 60 [Hz] più piccola di quella
relativa al funzionamento a 50 [Hz]. Anche i diametri
AB ed AB* dei cerchi saranno diversi, più
precisamente sarà AB* = AB·0,833 perché
il diametro, a parità di tensione applicata, risulta essere
inversamente proporzionale alla reattanza equivalente.
Per quanto riguarda i punti C* e D* sul diagramma a 60 [Hz] relativi rispettivamente agli scorrimenti 1 ed ¥ , si possono facilmente determinare attraverso la costruzione grafica rappresentata in figura.
Vediamo la dimostrazione per il punto C* di corto:
Dalla figura:
Quindi ed il punto C* rappresenta
effettivamente il punto di funzionamento in cortocircuito a 60
[Hz].
Avendo ora i due diagrammi circolari a disposizione diventa possibile
effettuare, anche quantitativamente, qualsiasi confronto tra il
funzionamento del motore a 50 e 60 [Hz]. Ad esempio
si può verificare che la corrente assorbita a parità
di coppia aumenta con la frequenza, a parità di scorrimento
diminuisce, a parità di potenza resa aumenta. Occorre tenere
presente che mentre le scale delle correnti e delle potenze sono
le stesse per i due diagrammi, quelle delle coppie variano in
ragione inversa della frequenza (essendo la velocità del
campo rotante proporzionale alla frequenza).
Caratteristica meccanica:
La coppia di avviamento vale:
Ricordando che la reattanza di dispersione dipende dalla frequenza e trascurando a denominatore R22 rispetto Xd2(1)2 si ha che la coppia di avviamento è inversamente proporzionale al cubo della frequenza:
La coppia massima vale:
Per quanto sopra detto risulta evidente come la massima coppia sia inversamente proporzionale al quadrato della frequenza. Sia per la coppia di avviamento che per la coppia massima si può inoltre affermare che la loro diminuzione in seguito ad un aumento della frequenza è ancora più marcata di quanto appena detto, infatti all'aumentare della frequenza aumenta pure la reattanza di dispersione dello statore così che aumenta la caduta di tensione statorica ed, a parità di tensione applicata, diminuisce la f.e.m. E1 e con essa la coppia.
Lo scorrimento per il quale si ha la massima coppia vale:
Per quanto sopra detto risulta evidente come tale scorrimento vari in misura inversamente proporzionale con la frequenza. La differenza non dipende invece dalla frequenza, infatti risulta essere e, mentre n1 aumenta con la frequenza, sCMAX diminuisce con la frequenza.
Dall'espressione generale della coppia motrice generata:
e nel caso di piccoli scorrimenti, così che a denominatore
si possa trascurare Xd2(1)2 rispetto
R22 , si dimostra che a coppia costante
lo scorrimento è inversamente proporzionale alla frequenza.
Potenza meccanica erogata:
è importante tenere presente la legge meccanica con cui varia la coppia resistente delle macchine operatrici al variare della velocità, questo per valutare le conseguenze che un aumento della frequenza e quindi della velocità ha sulla potenza meccanica erogata (e quindi anche sulla corrente assorbita) dal motore.
Per le macchine utensili la coppia resistente non dipende dalla velocità e quindi la potenza erogata dal motore cresce proporzionalmente con la frequenza.
Per le pompe centrifughe ed i ventilatori la coppia resistente è proporzionale al quadrato della velocità e quindi la potenza erogata dal motore cresce proporzionalmente col cubo della frequenza.
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