Esercizio N° 5 (avviamento con autotrasformatore)

 

Si tratta della seconda prova scritta dell’esame di Stato dell’anno 2002.

Un motore asincrono trifase a 6 poli con avvolgimenti statorici connessi a stella e rotore avvolto è alimentato da una linea trifase a 380 [V], 50 [Hz] e presenta, a pieno carico, le seguenti caratteristiche:

potenza resa Prn=24 [kW], fattore di potenza cosjn=0,82, rendimento hn=0,88, scorrimento sn=3%.

All’avviamento, con una coppia di spunto uguale a quella di pieno carico, il motore assorbe una corrente pari a 6 volte la corrente di pieno carico.

In condizioni di esercizio il motore si deve avviare con una coppia di spunto di 120 [Nm] e, nel contempo, per ridurre la corrente di spunto, si decide di alimentare il motore con un autotrasformatore.

Il candidato, illustrando adeguatamente le soluzioni adottate, determini i valori:

a) della corrente assorbita a pieno carico dal motore;

b) della coppia fornita a pieno carico;

c) della tensione che l’autotrasformatore deve fornire al motore per permettergli l’avviamento con la coppia di spunto di 120 [Nm];

d) della corrente di spunto assorbita dal motore in condizioni di esercizio con l’autotrasformatore inserito.

Inoltre, esponendo i criteri adottati, scelga la potenza dell’autotrasformatore, tenuto conto del particolare utilizzo della macchina.

Il candidato, infine, proponga soluzioni alternative all’autotrasformatore che consentano l’avviamento del motore nelle stesse condizioni allo spunto e le confronti con la soluzione proposta.

 

Risoluzione

 

Determino la corrente assorbita

Devo per prima cosa calcolare la potenza elettrica assorbita dal MAT:

La corrente assorbita dal MAT a pieno carico vale:

 

Determino la coppia fornita a pieno carico

Mi serve la velocità del MAT a pieno carico:

La coppia erogata a pieno carico vale:

 

Determino la tensione di alimentazione all’avviamento

Considero che la coppia di spunto del motore dipende dal quadrato della tensione applicata e che il motore in esame ha una coppia di spunto con applicata la tensione nominale pari a 236,3 [Nm]:

 

Determino la corrente assorbita all’avviamento con l’autotrasformatore inserito

Considero che la corrente all’avviamento si può ritenere direttamente proporzionale alla tensione applicata (questo se si assume costante l’impedenza del motore) e che la corrente di avviamento con applicata la tensione nominale vale  Iavvn=6·Iamat=6·50,53=303,2 [A]:

Naturalmente l’autotrasformatore assorbirà dalla rete di alimentazione a 380 [V] una corrente Iaat più piccola. Se si ipotizza ideale l’autotrasformatore, la corrente da esso assorbita si calcola tenendo conto del rapporto di trasformazione:

 

Determino la potenza dell’autotrasformatore

La sua potenza nominale deve essere scelta tenendo conto del servizio di durata limitata che esso dovrà assolvere. Un criterio comunemente adottato è quello di applicare un coefficiente riduttivo rispetto alla potenza richiesta all’avviamento del MAT pari a 0,3. Risulta perciò:

il valore commerciale immediatamente superiore è Snat=35 [kVA].

L’autotrasformatore avrà una potenza di dimensionamento ulteriormente ridotta in funzione delle sue tensioni primaria e secondaria.

 

Possibili soluzioni alternative

Rimanendo nell’ambito dell’avviamento a tensione ridotta è da scartare la soluzione dell’avviamento stella/triangolo in quanto il motore ha gli avvolgimenti statorici connessi a stella. Risulta invece possibile l’avviamento mediante inserzione di resistenze o reattanze in serie agli avvolgimenti statorici. In tal caso bisogna calcolare quel valore di resistenza o reattanza che all’avviamento limita a 270,8 [V] la tensione applicata al MAT. Con tale tipo di avviamento si ha però un maggior assorbimento di corrente dalla linea, pari a 216,1 [A] mancando l’effetto riduttivo dovuto all’autotrasformatore.

Passando ad altri tipi di avviamento risultano senz’altro possibili sia quello mediante reostato in serie agli avvolgimenti rotorici che quello mediante inverter.

La scelta ultima tra tutti questi metodi dipende, oltre che dalle caratteristiche specifiche del MAT impiegato, anche dalla natura del lavoro che è chiamato a compiere.

 

Macchine asincrone
Programma per la classe quinta
Home Page