La stessa macchina, con corrente d'eccitazione e polarità delle spazzole identiche, ruota nello stesso senso sia come motore che come generatore, solo che quando funziona come motore cambia il senso della corrente nell'indotto e nelle vie interne così che la f.e.m. E è da intendersi come controelettromotrice, e la coppia elettromagnetica generata C (dovuta all'interazione tra il campo magnetico induttore e la corrente nelle vie interne, che origina le due forze F tangenti al cilindro d'indotto) è da intendersi come motrice essendo concorde col verso di rotazione.
Mentre per i generatori autoeccitati si ha un verso obbligato di rotazione dovuto alla necessità di sfruttare il magnetismo residuo, nei motori autoeccitati ciò non è più vero in quanto il flusso d'eccitazione è originato dalla corrente derivata dalla linea di alimentazione stessa che si trova, sempre, alla tensione V.
La reazione d'indotto si presenta nei motori in forma del tutto
analoga a quanto visto per i generatori, solo che l'asse neutro
si trova ad essere spostato in anticipo rispetto all'interasse
polare. Anche la commutazione si presenta con le stesse proprietà
già viste per i generatori. I rimedi tesi a ridurre i problemi
dovuti alla reazione d'indotto (avvolgimenti compensatori) ed
a facilitare la commutazione (poli ausiliari) già discussi
per i generatori rimangono validi anche per i motori, tanto è
vero che per una macchina, predisposta per funzionare come generatore,
nel caso si intenda impiegarla come motore non è necessario
alcun ritocco nei collegamenti degli avvolgimenti compensatori
e nei collegamenti degli avvolgimenti dei poli ausiliari. E' facile
verificare che la corrente negli avvolgimenti compensatori è
senz'altro opposta a quella nella via interna sottostante il polo
interessato, mentre l'eccitazione del polo ausiliario è
tale per cui esso assume la stessa polarità del polo induttore
dal quale la spira commutante proviene, così come deve
essere per i motori.
Osservazione: quanto esposto all'inizio del paragrafo,
viene spesso riassunto dicendo che la stessa macchina con corrente
d'eccitazione e corrente nell'indotto nello stesso verso, ruota
come motore in senso contrario a quando funziona da generatore.
Il motore ad eccitazione indipendente, se si alimenta con le stesse polarità della dinamo, ruota nello stesso senso della dinamo. Per fargli cambiare verso di rotazione, bisogna invertire la polarità dell'armatura o la polarità dell'eccitazione.
Il motore ad eccitazione derivata, comunque lo si alimenti, ruota sempre nello stesso senso della dinamo. Per fargli cambiare verso di rotazione, bisogna invertire il verso della corrente di eccitazione o d'indotto e questo è possibile solo scambiando il morsetto d'inizio con quello di fine di uno solo dei due avvolgimenti.
Il motore ad eccitazione serie, comunque lo si alimenti, ruota sempre in senso contrario a quello che assume funzionando da dinamo. Per fargli cambiare verso di rotazione si deve operare come per il motore con eccitazione derivata.
Il motore ad eccitazione composta, dato che viene costruito in modo tale che l'eccitazione derivata prevalga su quella serie, si comporta come il motore con eccitazione derivata.
Macchine in corrente continua
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